Nasce a Montese il comitato per la secessione
dall’Italia. Il suo promotore è Gian
Elio De Marco Ezael, già noto per aver promosso dei corsi gratuiti sulla felicità con il patrocinio del
comune.
“La latitanza, la mancanza di finanziamenti, le pressioni
legislative e fiscali esercitate
dallo Stato stanno trascinando gli enti locali in una situazione davvero
disastrosa, al limite del fallimento”, dichiara De Marco nel comunicato
rilasciato oggi agli organi d’informazione. “La crisi economica di cui molti,
comuni e banche comprese, sperano di vedere presto la fine è solo un illusione:
questa crisi non terminerà, ma diventerà sempre più devastante”.
De Marco entra poi nel dettaglio: “Le aziende che chiudono
in massa ed i livelli di disoccupazione che aumentano in modo esponenziale sono
chiari segnali della strada intrapresa da questo sistema economico, avviatosi
sulla via del declino per mancanza di saggezza e di amore verso il suo stesso
popolo. Sarebbe solo da incoscienti continuare a sostenere questo Stato
agonizzante”.
Con un debito nei confronti dei suoi fornitori che
oscilla intorno ai 130 miliardi di Euro, non è difficile immaginare che, entro
pochi mesi e malgrado le nuove tasse che verranno emesse, lo Stato vedrà
crollare interi settori della sua economia. Come potrà pensare di aiutare i
comuni?
Per De Marco, non c’è che una soluzione percorribile:
“Non ci sono alternative, o si produce un radicale cambiamento o se ne
pagheranno le conseguenze. In quali termini? Aumento della tassazione e del
degrado, riduzione delle pensioni, declino del commercio, incremento della
disoccupazione e della criminalità, diffondersi della miseria e della
disperazione tra le nuove generazioni. Chi sono i responsabili di tutto questo?
I politici, che hanno illuso le persone con le loro false promesse e sono stati
incapaci di prevedere l’attuale situazione. Non abbiamo che una scelta,
l’indipendenza di Montese”.
Già nel 1500 il popolo Montesino si rese indipendente,
fondando la Repubblica di Montese e liberandosi dal giogo delle signorie.
Perché continuare a sopportare ancora uno Stato che sta dissanguando la
popolazione?
“Oggi i tempi sono cambiati, ma continuiamo ad essere
ancora schiavi di un sistema che ci
opprime”, spiega De Marco. “Eppure, i benefici derivanti da un’eventuale
indipendenza di Montese sarebbero incalcolabili:
. stampa di una moneta locale per mezzo di banche nazionalizzate
a statuto speciale non assoggettate al FMI;
. istituzione di una zona franca per le imprese che
lavoreranno nel campo dell’export;
. esonero dalle imposte sui redditi, con un’unica
tassa del 10% su tutti i beni di consumo e una sulle proprietà;
. tassazione dei capitali stranieri depositati nelle
banche a interesse negativo pari all’1%;
. aumento dell’immigrazione di benestanti che
favorirebbero un aumento del valore degli immobili e di tutte le attività
produttive, alberghiere, artigiane e del
commercio.
Montese diverrebbe un paradiso fiscale, richiamando
grandi investimenti e ricchezze che entrerebbero nelle casse
dell’amministrazione”.
Ma per De Marco non finisce qui: “Si potrà dare forte
impulso alle sperimentazioni nel campo dell’agricoltura, con ingenti benefici
economici per i proprietari di terreni; sviluppare la ricerca scientifica nel
campo delle nuove tecnologie, che sempre più prepotentemente entreranno a far
parte nella nostra vita di tutti i giorni; valorizzare le risorse ambientali,
per fare del nostro comune un polo di attrazione turistica. Per quando concerne
le pensioni che oggi corrono un grave rischio, si assicurerebbero con il
reddito di cittadinanza. Molte altre opportunità sarebbero a vantaggio
esclusivo dei cittadini!”.
Il popolo Montesino deve comprendere che si trova
dinnanzi ad un bivio: cogliere l’opportunità
di fondare una Repubblica indipendente o lasciarsi travolgere dalle
conseguenze del becero sistema statale. I Montesini saranno capaci di emulare i loro
predecessori?
“Abbiamo diritto all’autodeterminazione, così come
decreta l’ONU”, conclude De Marco. “Il principio
di autodeterminazione dei popoli sancisce il diritto di un popolo ad
ottenere l'indipendenza, associarsi ad un altro stato o comunque a poter
scegliere autonomamente il proprio regime politico. Tale principio costituisce
una norma di diritto internazionale generale, ovvero una norma che produce
effetti giuridici (diritti ed obblighi) per tutta la comunità degli Stati. Il
primo passo necessario da intraprendere è di proporre un referendum popolare a
tutti i residenti ed ai proprietari di immobili non residenti”.
Il futuro del popolo di Montese e ora nelle sue mani
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